Prof. Mauro Tognon, a nome del Comitato Promotore.

Internet e la telefonia mobile sono state di recente le due più grandi rivoluzioni del settore delle telecomunicazioni, determinando a loro volta un cambiamento radicale nella società.

Se ai bambini degli anni ‘60, ‘70, ’80 avessero detto che un giorno avrebbero potuto partire con un telefono in tasca raggiungere il mondo con la propria voce e – addirittura – con la propria immagine nel giro di pochi secondi, sarebbe sembrato impossibile. Eppure è successo!

Per fare un parallelismo che ci aiuti a comprendere la portata di queste invenzioni, pensiamo all’epoca dei Greci e dei Romani: cosa avrebbero potuto pensare i cittadini di queste civiltà se qualcuno avesse detto loro “Vai in casa e accendi la luce”? Fino a quel momento, il modo per illuminare le abitazioni era infatti unicamente rappresentato dalla possibilità di disporre di un quantitativo di olio sufficiente per accenderla. Come avrebbe potuto un antico Romano pensare di arrivare in casa, spingere un interruttore e avere la luce?  Eppure, nel tempo, le scoperte della fisica hanno dimostrato che anche la luce – come l’acqua – è trasportabile dentro le case.

I Romani avevano già infatti realizzato grandissime imprese nell’ambito della distribuzione idrica: furono i primi ingegneri al mondo a progettare e realizzare enormi acquedotti, facendo giungere a Roma acqua da diverse parti dell’Appennino. Dal punto di vista del passaggio mentale, trasportare acqua dalla fonte sino al proprio domicilio è equivalente a trasportare l’energia.

Ma per farlo, ancora mancava la conoscenza di alcune leggi della fisica, lo studio delle loro applicazioni e l’invenzione dei materiali per realizzarle. Occorreva cioè sapere che c’è modo di produrre l’energia, che essa può essere trasformata in energia elettrica e che essa può essere trasportata/trasferita tramite un flusso di elettroni lungo un filo di rame, fin dentro a ogni casa.

Conquiste che oggi diamo per scontate, ma che sono il risultato di un percorso di conoscenza tracciato da uomini illuminati, la cui curiosità, conoscenza e determinazione hanno permesso di migliorare la qualità di vita di tutta l’umanità.

Internet

Con l’introduzione della rete web assistiamo ad una svolta epocale nell’ambito delle telecomunicazioni e dell’informatica. Internet ha rivoluzionato la nostra esistenza e il nostro modo di comunicare: sempre in continua evoluzione, la rete è diventata uno strumento quasi indispensabile nella vita quotidiana.

Ma a quando risale la sua nascita? Occorre andare indietro nel tempo, più esattamente nel 1969, quando – per scopi militari – fu ideato Arpanet, l’antesignano di Internet.  In piena Guerra Fredda, mentre Unione Sovietica e Stati Uniti lottavano per la supremazia mondiale, l’Agenzia del Dipartimento della Difesa statunitense realizzò una rete di computer in grado di assicurare una condivisione di dati segreta, sicura e veloce.

Terminato il capitolo della Guerra Fredda, il “progenitore” di Internet cambiò di utilizzo: fu l’ambito scientifico a sfruttarne le enormi potenzialità ai fini della ricerca, consentendo la rete il dialogo e il confronto tra colleghi a distanza.

La rete mondiale, così come la conosciamo oggi, vide la luce grazie ai ricercatori del CERN e in particolare a Tim Berners-Lee, oggi considerato il padre della rete: è il 1991 quando questo ricercatore britannico crea la prima pagina web – world wide web (www) – rendendola successivamente fruibile da tutti. Il network passa così dall’uso esclusivo negli anni ’70 alla sua divulgazione pubblica. La diffusione dei personal computer, infine, segna la spinta decisiva verso l’utilizzo personale e capillare di Internet, sino ad arrivare ai giorni nostri.

Telefonia mobile

Premio Nobel per la fisica nel 1909, Guglielmo Marconi dedicò tutta la sua vita allo studio delle onde elettromagnetiche e allo sviluppo delle radiocomunicazioni. Grazie alla sua geniale intuizione legata alla possibilità di fare rimbalzare queste onde nell’atmosfera terrestre (ciò che non sarebbe possibile in altri pianeti, in assenza di atmosfera), Guglielmo Marconi riuscì a trasmettere segnali telegrafici senza fili, arrivando a connettere distanze impensabili, anche oltre oceano. A lui sono dovuti i primi radiocollegamenti tra navi e terra; molti salvataggi in mare furono possibili proprio grazie al lancio di SOS dalle imbarcazioni.  A Guglielmo Marconi e alla sua invenzione devono la vita i superstiti del noto disastro del Titanic.

“Semplicemente” spingendo un pulsante, rese possibile accendere una luce in Australia, Canada, Stati Uniti.

L’invenzione del telegrafo senza fili segna un momento storico fondamentale nell’evoluzione delle tecnologie a disposizione dell’uomo: dal concetto di rimbalzo delle onde da introdotto da Marconi, siamo arrivati a disporre oggi di antenne che fungono da ripetitori per i messaggi che inviamo. Celle sospese sopra le nostre teste – distribuite in una rete che “avvolge” il globo – ci seguono nei nostri percorsi, permettendoci di essere “agganciate” in base alla nostra geolocalizzazione, per amplificare e ripetere i nostri segnali nella maniera più nitida sino alle destinazioni più lontane.

In posti vasti e disabitati, come il deserto o l’oceano, ci si troverà facilmente “senza campo”, salvo la possibilità di avere un satellite delle telecomunicazioni che possa funzionare come ripetitore. In mancanza di questo, il cellulare non servirebbe a nulla, poiché il suo messaggio non verrebbe tradotto in onde elettromagnetiche, permettendoci di rimanere sempre in contatto con il mondo.

Aspetti etici

Per ogni strumento che viene messo nelle mani degli uomini, esiste purtroppo la possibilità che ne venga fatto un utilizzo negativo: quando è stato inventato il coltello per tagliare il cibo, è stata data all’uomo anche un’arma per uccidere.

Nel caso di Internet, purtroppo, numerosi sono i pericoli a cui ci espone: si pensi solamente all’utilizzo che uomini depravati ne fanno per adescare minori per fini pedopornografici. Chi ha inventato il web, mai avrebbe potuto pensare a un simile utilizzo da parte di menti perverse.

Per quanto riguarda i satelliti che ci sorvegliano dall’altro, consentendoci di comunicare tra di noi in qualsiasi momento, essi mostrano un livello di precisione tale da potere restituire a diverse migliaia di km. di distanza la chiara lettura di una targa automobilistica. Così ciascuno di noi potrebbe essere monitorato in tutti i movimenti, con conseguente violazione della propria privacy.

Da un punto di vista etico, si rende così necessario introdurre attente leggi finalizzate a tutelare i diritti umani, monitorando e punendo qualsiasi utilizzo non autorizzato.