Ludwig Böhm – Premio Giulio Natta
Il Prof. Ludwig Böhm è la persona che ha dato il maggior contributo allo sviluppo e alla valorizzazione del materiale conosciuto col nome di Polietilene Alta Densità o “HDPE”, trasformandolo da prodotto di grande volume tipo “commodity” ad un materiale speciale altamente sofisticato.
Tre sono le ragioni specifiche per cui egli ha meritato la più alta considerazione per il premio Giulio Natta:
1) Il sistematico ed elegante approccio scientifico che ha adottato fin dagli anni 70, all’inizio della sua carriera scientifica, operando nel settore della polimerizzazione dell’Etilene. Il Prof. Böhm ha dato priorità alla comprensione delle fenomenologie di base della catalisi, del processo di polimerizzazione, nonché nelle correlazioni struttura – proprietà dei materiali. Usando le sue parole “La conoscenza del catalizzatore, del processo e delle correlazioni struttura-proprietà sono la chiave fondamentale sia per migliorare i prodotti da utilizzare per le attuali applicazioni e sia per la creazione di nuovi materiali idonei a nuove applicazioni.”
2) La sua grande capacità di trasformare i risultati della ricerca di base in successi industriali e commerciali. L’impegno sistematico e tenace del Prof Böhm nello sviluppo del processo e del prodotto ha portato alla creazione di una vasta gamma di nuovi prodotti che hanno avuto un ampio successo di mercato.
3) Il suo significativo contributo alla creazione di processi e prodotti puliti ed amici dell’ambiente con un significativo impatto sul benessere dell’umanità e la sostenibilità ambientale. Citiamo a titolo di esempio:
a) Nel settore dell’imballaggio il consumo energetico per la produzione di piccoli-medi-grandi contenitori in HDPE è 8 volte inferiore rispetto a quello necessario per la produzione degli stessi contenitori in vetro, mentre il consumo energetico per la produzione di borse e sacchi per il materiali alimentari è 6 volte inferiore rispetto a quello utilizzato per ottenere gli analoghi prodotti in carta.
b)L’HDPE è oggi ritenuto il materiale ideale per la produzione di tubazioni di grandi dimensioni per i sistemi di trasporto e distribuzione dell’acqua potabile, una risorsa sempre più scarsa ed un problema sempre maggiore per l’umanità. Nessun altro materiale conosciuto, come l’acciaio od i cemento, è in grado di offrire garanzie paragonabili all’HDPE in termini tecnici di fattibilità, di durata e di convenienza economica.
In conclusione il Prof. Böhm ed il suo team in Hoechst hanno fornito il contributo cruciale allo sviluppo ed all’affermazione di mercato dell’HDPE, un materiale di eccezionali proprietà ottenuto a prezzi competitivi rispetto ad ogni altro materiale e prodotto e trasformato nel totale rispetto dell’ambiente. Questo materiale, noto col nome commerciale di “ Hostalen”, è oggi riconosciuto come uno dei maggiori e più ammirati successi industriali nell’area dei materiali di grande volume applicativo.
Biografia
Nasce a Friedrichshafen (Lago di Constanza) il 20 giugno 1941.
1960 Si diploma al Liceo Leibniz-Gymnasium, Rottweil a.N., Germania.
1960-1966 Compie gli studi di Chimica alla Johannes Gutenberg-University, Mainz, Germania, dove nel 1963 ottiene la borsa di studio Studienstiftung Deutschen Volkes. Nel 1966 si diploma in Chimica.
1969 Consegue la Laurea in Chimica Fisica (in summa cum laude).
1969-1973 Assistente e Collaboratore Scientifico del Prof. G.V. Schulz all’Istituto di Chimica-Fisica della Università di Mainz, Ricerca sulla polimerizzazione anionica dello stirene.
1973 Inizia a lavorare al Centro di Ricerca Materie Plastiche di Hoechst AG, Francoforte (M).
1973-1980 Membro del gruppo di ricerca per la fisica del polimero; Topics: Polimerizzazione Ziegler, Ricerca sui Catalizzatori, Process-Technology e Process-Controll, Product development.
1981-1984 Membro del gruppo di ricerca sul polietilene; Topics: Technology e Product Development.
1984-1986 Trobleshooting presso Bayport Works, Bayport, USA(incarico temporaneo).
1985-1990 Diviene Responsabile del centro di ricerca sul polietilene.
1988 venia legendi alla Rheinisch-Westfälischen Technischen Hochschule Aachen (RWTH) per la Chimica Macromolecolare, cui affianca d’ora in poi numerose conferenze sui processi e sulle tecnologie di polimerizzazione
1990-1993 Conferenze alla Scuola sui Polimeri Avanzati a Ferrara.
1991-1993 Diviene Responsabile della ricerca sulle poliolefine.
1993 Ottiene la cattedra alla RWTH Aachen.
1994 Responsabile per la Ricerca e Tecnologia sulle Poliolefine, Membro del Dipartimento Kunststoffe und Folien, Membro del Comitato Scientifico per Ricerca e la Tecnologia di Hoechst AG.
1996 Membro della Gestione di BU Polyolefins, Responsabile per la Ricerca Tecnologica.
1997 Responsabile Management alla Hostalen Polyethylen GmbH, Responsabile per la Ricerca e la Tecnologia.
1997 Gli viene offerta e non accetta la Cattedra dell’insegnamento dei Processi di Polimerizzazione Industriali all’Università di Twente, Paesi Bassi.
1998 Responsabile per la Ricerca e lo Sviluppo, GmbH di Elenac, Membro del Consiglio Direttivo.
2000-2003 Responsabile R&S Strategia e Pianificazione di Basell Poliolefine, Vicepresidente degli stabilimenti Basell R&s a Francoforte (M).
2003-2004 Lavora in Iran per F&E-Organisation, soggiornando a lungo a Teheran; Membro del Consiglio di Sorveglianza dell’Istituto del Polimero Olandese.
6/2004 Si ritira dal lavoro attivo pensionandosi da Basell Polyolefins.
6/2006 Lascia la carriera accademica per pensionamento, RWTH Aachen.
E’ autore e coautore di circa 70 pubblicazioni scientifiche e di 30 brevetti.
Ricerche
All’università opera nel campo della polimerizzazione anionica nei solventi organici polari. Questa ricerca ha ottenuto risultati fondamentali; in particolare nella modellazione di questo processo risulta che vi sono coinvolti tipi diversi di coppie di ioni e di anioni liberi.
Dopo essere stato assunto alla Hoechst AG opera in tutti i campi della polimerizzazione Ziegler, compresi lo sviluppo del catalizzatore, lo sviluppo di prodotti, nonché lo sviluppo, la strutturazione ed il controllo di processi. Insieme a scienziati ed ingegneri altamente qualificati ottiene un grande risultato nello sviluppo di un modello di processo fisico-chimico, poi trasferito in un apposito osservatorio – successivamente combinato con un controllore fuzzy – allo scopo di controllarne la particolare complessità ed ottenendo una eccezionale stabilità del sistema e del controllo del processo, tale da rendere possibile l’attivazione di linee di produzione senza problemi o shut-downs nel corso dei mesi e di raggiungere una qualità nei prodotti del 100%, con una conseguente alta accettazione sul mercato ed una enorme riduzione dei costi.
Nel 1990 compie un importante passo avanti nella preparazione del catalizzatore. Grazie al nuovo catalizzatore fu possibile progettare un avanzato processo a cascata dotato di una notevole flessibilità nella progettazione e miglioramento della qualità del prodotto. Si ottiene così una tecnologia altamente avanzata, concessa ancora ad oggi in licenza in tutto il mondo grazie a numerosi brevetti che ne proteggono le caratteristiche essenziali. In tutti i campi di applicazione di questo processo infatti è possibile ora ottenere tipi di polietilene ad alta densità, con proprietà prima sconosciute. Attualmente questi prodotti sono usati, ad esempio, nei sistemi di tubazioni per acqua potabile, nelle linee di distribuzione del gas, nei grandi contenitori per i beni industriali e per altre applicazioni nel confezionamento industriale, così come in diversi tipi di piccoli contenitori per imballaggio, pellicole e
filamenti.
Nel 2003 è stato celebrato il 50° anniversario di questa invenzione al Max-Planck-Institut, Mülheim.
Nel corso degli anni tali risultati sono stati ampiamente pubblicati nei libri di testo e presentati in diversi articoli. In particolare, in un articolo pubblicato nel 2004 in Angewandte Chemie, si è posta l’attenzione sulla profonda conoscenza di tutti i processi su macro, meso e micro scala, e viene puntualmente descritto il processo di formazione delle nuove particelle mediante la trasformazione di una particella di catalizzatore in una particella di polimero. Ogni particella del nuovo polimero è difatti un micro-reattore con una propria energia e propri equilibri di massa. Questo processo di formazione delle particelle è stato modellato in dettaglio sulla base della conoscenza che il surriscaldamento della particella in crescita poteva essere evitato anche se la relativa reazione di polimerizzazione è fortemente esotermica. Ciò è tuttavia possibile soltanto se la particella catalizzatore viene correttamente progettata durante la sintesi.
Da un punto di vista scientifico, può essere interessante rimarcare che questo processo catalitico è fortemente controllato dall’entropia, come è stato ampiamente dimostrato determinando sia la reazione a livello di entalpia che quella a livello di entropia.
Pubblicazioni
L.Böhm, Kinetik der anionischen Polymerisation des Styrols in Tetrahydropyran (THP): Untersuchung der Temperaturabhängigkeit der Wachstumskonstanten des Ionenpaares (undissoziiertes Polystyrylnatrium), Diplomarbeit, Mainz, 1966
L.Böhm, W.K.R.Barnikol, G.V.Schulz, Kinetischer Nachweis zweier Arten von Ionenpaaren bei der anionischen Polymerisation von Styrol in Tetrahydropyran, Makromol.Chem. 110 (1967) 222-232
L.L.Böhm, G.V.Schulz, Kontaktionenpaar und solvatgetrenntes Ionenpaar von Natriumtetraphenylborat in polaren organischen Lösungsmitteln, Ber.Bunsenges. 73 (1969) 260-264
L.Böhm, Untersuchung der anionischen Polymerisation des Styrols in Tetrahydro-pyran (THP), Dissertation, Mainz, 1969
L.L.Böhm, Berechnung der molekularen Uneinheitlichkeit von „lebenden“ Polymeren beim konkurrierenden Wachstum von Endgruppen verschiedener Reaktivität, Z.Physikal.Chem., N.F., 72 (1970) 199-221
J.Komiyama, L.L.Böhm, G.V.Schulz Kinetik der anionischen Polymerisation von Styrol in Dioxan mit Polystyryl-Natrium als Reaktionsträger, Makromol.Chem. 148 (1971) 297-304
G.V.Schulz, L.L.Böhm, M.Chmelir, G.Löhr, B.J.Schmitt, States and Reactions of the Carbanion in the Anionic Polymerization of Styrene, IUPAC International Symposium on Macromolecular Chemistry, Budapest, 1969, 223-241, Verlag der Ungarischen Akademie der Wissenschaften
L.L.Böhm, M.Chmelir, G.Löhr, B.J.Schmitt, G.V.Schulz, Zustände und Reaktionen des Carbanions bei der anionischen Polymerisation des Styrols, Fortschr. Hochpolymeren Forschung 9 (1972)1-46
L.L.Böhm, G.V.Schulz, Über die Elemetarprozesse bei der anionischen Polymeri-sation des Styrols in Tetrahydropyran (THP), Makromol.Chemie 156 (1972) 5-20
L.L.Böhm, Berechnung der Molekulargewichtsverteilung von „lebenden“ Polymeren beim konkurrierenden Wachstum von Endgruppen verschiedener Reaktivität, Z.Physikal.Chem., N.F. 88 (1974) 297-315
L.L.Böhm, R.H.Casper, G.V.Schulz, Precipitation Chromatography. III. Optimization of the Experimental Conditions and Determination of the Polydispersity of Fractions, J.Polym.Sci., Physics 12 (1974) 239-254
L.L.Böhm, G.Löhr, G.V.Schulz, The Transition Rates between the Different Ionic States of Polystyrylsodium in Polar Organic Solvents, Ber.Bunsenges. 78 (1974) 1064-1078
L.L.Böhm, G.V.Schulz, The Anionic Polymerization of Styrene in Hexamethyl-phosphortriamid (HMPA) with Sodium as Gegenion, Eur.Polym.J. 11 (1975) 265-269
L.L.Böhm, H.Passing, Berechnung der Molekulargewichtsverteilung für einen katalytischen Polymerisationsprozess, Makromol.Chem. 177 (1976) 1097-1110
L.L.Böhm, Modifiziertes Ubbelohde-Viskosimeter, GiT Fachzeitschrift für das Laboratorium 20 (1976) 879-880
L.L.Böhm, Zur Niederdruckpolymerisation von Äthylen mit einem hochaktiven Ziegler-Natta-Katalysator, Chemiker-Zeitung 101 (1977) 296
L.L.Böhm, Reaction Model for Ziegler-Natta-Polymerization Processes, Polymer 19 (1978) 545-552
L.L.Böhm, Ethylene Polymerization Process with a Highly Active Ziegler-Natta Catalyst: 1. Kinetics, Polymer 19 (1978) 553-561
L.L.Böhm, Ethylene Polymerization Process with a Highly Active Ziegler-Natta Catalyst: 2. Molecular Weight Regulation, Polymer 19 (1978) 562-566
L.L.Böhm, Fortschritte bei der Polymerisation von Ethylen mit Ziegler-Katalysatoren,
Angew.Makromol.Chem. 89 (1980) 1-32
L.L.Böhm, Zur Copolymerisation von Ethylen und -Olefinen mit Ziegler-Katalysa-toren, Makromol.Chem. 182 (1981) 3291-3310
L.L.Böhm, U.Lanver, M.D.Lechner, Molmassenverteilung und Lösungszustand von linearen Polyethylenen, 1. Lichtstreuungs-, Viskositäts- und GPC-Messungen, Makromol.Chem. 184 (1983) 585-596
L.L.Böhm, U.Lanver, M.D.Lechner, P.Hertel, Molmassenverteilung und Lösungs-zustand von linearen Polyethylenen, 2.Vergleich von berechneten mit experimentell bestimmten Streufunktionen, Makromol.Chem. 184 (1983) 597-604
L.L.Böhm, Homo- und Copolymerisation with a Highly Active Ziegler-Natta Catalyst, J.Appl.Polym.Sci. 29 (1984) 279-289
L.Böhm, Niederdruck-Polyethylen: Einfachere Verfahren durch hochaktive Kataly-sator-Systeme, Chem.Ing.Techn. 56 (1984) 674-684
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L.Böhm, Untersuchung der Ziegler-Polymerisation von Ethylen mit hochaktiven Katalysator-Systemen, Habilitationsschrift, Rheinisch-Westfälische Technische Hochschule Aachen, 1988
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L.L.Böhm, Chemical Engineering and Applications in Applied Homogeneous catalysis with Organometallic Compounds, 2. Auflage, Eds. B.Cornils, W.A.Herrmann, Wiley-VCH Verlag, Weinheim 2002, 230-239
L.L.Böhm, J.Berthold, D.Lilge, H.-F.Enderle, Neue Perspektiven durch maßgeschneiderte HDPE-Produkte, Fachtagung SKZ Würzburg, Fortschritte in der Herstellung und in der Anwendung von Polyolefinen, 2002
L.L.Böhm, Die Ethylenpolymerisation mit Ziegler-Katalysatoren 50 Jahre nach der Entdeckung, Angew.Chem. 115 (2003) 5162-5183
L.L.Böhm, The Ethylene Polymerization with Ziegler Catalysts: Fifty Years after the Discovery, Angew.Chem. Intern.Ed. 42 (2003) 5010-5030
L.L.Böhm, J.Berthold, H.-F.Enderle, Re-Engineering Polyethylenes for the Future, Abstract MACRO 2004, Paris
L.Böhm, G.Meier, J.Pater, Polyolefine in Winnacker, Küchler: Chemische Technik – Prozesse und Produkte, 5. Auflage (Hrsg.: R.Dittmeyer, W.Keim, G.Kreysa, A.Oberholz), Wiley-VCH, Weinheim 2005
L.Böhm, G.Meier, J.Pater, Polyolefine in Kunststoffe (Hrsg.: W.Keim), Wiley-VCH, Weinheim 2006
Carlotta Giorgi – Premio “Nicolò Copernico” per le Scienze Biomediche
La pubblicazione scientifica e progetto di ricerca della Dott. ssa Carlotta Giorgi del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica dell’Università di Ferrara, è basato sullo studio del coinvolgimento della proteina della leucemia promielocitica (PML) nel controllo della morte cellulare e nella complessa interazione tra apoptosi ed autofagia. PMLè una proteina codificata da un gene oncosopressore implicata nella patogenesi della leucemia e di molti tumori solidi.
Il recente lavoro di Carlotta Giorgi e colleghi, pubblicato su Science, ha chiarito in dettaglio il ruolo primario di PML nel controllo dell’apoptosi fornendo alcuni dettagli molecolari alla base di tale processo. Al contrario, non sono ancora disponibili informazioni circa il coinvolgimento di PML nell’autofagia, nonostante il crescente interesse per tale via di morte cellulare, considerata la sua importanza nella progressione tumorale.
Gli obiettivi presenti e futuri della Dott. ssa Giorgi sono resi possibili dalle sue conoscenze e dalle tecniche innovative di investigazione impiegate. La ricerca pubblicata risulta originale e focalizzata su un importante argomento oggetto di intense ricerche da parte di molti ricercatori nel mondo, confermando quindi la competitività della stessa e quindi il merito per l’assegnazione del Premio Copernico 2011.
Biografia
Nata a Castiglione delle Stiviere (Mantova), 11 novembre 1977
2002: Laurea in Biotecnologie, indirizzo Farmaceutico, presso l’Università di Bologna
2010: Dottorato Internazionale di Ricerca in Medicina Molecolare presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano
Dal 2003 svolge attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara in collaborazione con il Prof. Paolo Pinton
Dal 2010 ricopre l’incarico di Ricercatore Universitario a Tempo Determinato di Patologia Generale presso l’Università degli Studi di Ferrara
Dal 2006 collabora con il Prof. P.P. Pandolfi (Harvard Medical School, Beth Israel Deaconess Cancer Center, Boston, USA) presso il cui laboratorio ha svolto periodi di ricerca
Campi di interesse scientifico
L’interesse scientifico è focalizzato sulla trasduzione del segnale, il processo attraverso il quale la cellula riceve e risponde agli stimoli che la raggiungono. La principale attività di ricerca è relativa allo studio dell’omeostasi del calico ed i processi di morte cellulare con particolare attenzione al loro coinvolgimento nelle vie di segnalazione mediate da oncogeni e oncosopressori.
Pubblicazioni recenti
Giorgi et al., Cell Death Differ. 2011
Demaria et al., Ageing 2010
Giorgi et al., Science 2010
Giorgi et al., Nat. Protoc. 2009
Giorgi et al., Oncogene 2008
VM MOTORI S.P.A. – Premio “Nicolò Copernico” per l’Ingegneria Meccanica
II Premio viene assegnato al gruppo di ingegneri e tecnici del Centro di Ricerca e Sviluppo della VM Motori di Cento. L’ azienda è specializzata nella progettazione e produzione di motori diesel.
La ricerca eseguita da VM ha saputo imporsi con successo nel mondo competitivo ed esigente della motoristica. Ricerca e innovazione, flessibilità ed adattabilità, supporto al cliente dall’inizio di ogni progetto fino alla sua conclusione sono i principi base su cui poggia il successo dei motori VM.
In questo contesto appare significativo ricordare come i motori Diesel della VM sono stati scelti, per restare al solo ambito automotive, da importanti industrie mondiali, come Jeep, Chrysler, Ford, General Motors, Rover e Alfa Romeo.
Biografia
Fondata nel 1947, VM Motori è specializzata nella progettazione e costruzione di motori diesel per gli impieghi più diversi.
Inizialmente destinati ai settori industriali, agricoli e marini, a partire dalla metà degli anni ’70 un’innovativa famiglia di propulsori di concezione estremamente avanzata trovò pronta applicazione nel settore automobilistico: si trattava di propulsori dotati di sovralimentazione di serie.
Questi motori hanno poi finito per caratterizzare profondamente la produzione della Casa italiana.
Nel 1990 VM presenta TURBOTRONIC, un motore assolutamente originale che, con il controllo elettronico del processo di combustione e ricircolo dei gas di scarico, è in grado di fornire prestazioni di avanguardia sia in termini di potenza che di contenimento delle emissioni allo scarico.
Il TURBOTRONIC è stato classificato come il diesel più pulito.
Grazie alle sue caratteristiche tecniche che ne fanno il diesel meglio rispondente alle esigenze del mercato automobilistico, Turbotronic è stato scelto da importanti costruttori mondiali come Chrysler, Ford, General Motors, che si affiancano a marchi prestigiosi come Alfa Romeo o Rover, che già da tempo avevano scelto i propulsori VM per i loro veicoli.
Come per il settore automobilistico, numerosi e importanti sono i clienti che utilizzano i motori VM nei più diversi settori d’impiego, in campo industriale, agricolo o marino, dove i propulsori portano le innovazioni più avanzate della ricerca interna e internazionale.
VM accoppia alla sua riconosciuta flessibilità nel campo della progettazione un’altrettanta significativa capacità di adeguare le proprie strutture produttive alle fluttuanti esigenze del mercato.
La ricca gamma dei suoi prodotti e la grande capacità progettuale dei suoi tecnici fanno di VM un partner ideale per la definizione di qualsiasi progetto applicativo nel campo del diesel, dove, peraltro, i suoi prodotti, oltre che per la qualità, sono estremamente competitivi sul piano dei costi.
Ricerca e innovazione, flessibilità e adattabilità sono i principi base su cui poggia la filosofia VM. L’alto livello di supporto dato al cliente sin dall’inizio di ogni progetto e fino alla sua conclusione, ne assicura ogni volta la soddisfazione.
Le Giurie
Il Premio “Giulio Natta” si avvale della collaborazione di una giuria tecnica composta da affermati Ricercatori selezionati in ambito Nazionale ed Internazionale che, in base al settore scientifico prescelto di anno in anno, dovranno individuare lo Scienziato meritevole del riconoscimento.
I Premi “Nicolò Copernico” e “Natta e Copernico” per il 2011 vengono assegnati dal Comitato Promotore.
Commissione Scientifica per attribuzione Premio “Giulio Natta”
Edizione 2011
(premio rivolto ad un ricercatore affermato nel campo della Chimica)
Componenti
Prof. Pietro Dalpiaz – Presidente
Prof. Francesco Ciardelli
Dr. Diether Freitag
Prof. Paolo Galli
Dr.ssa Gunilla Herrgård
Ing. Gabriele Mei
Comitato Promotore dei Premi Natta e Copernico
Edizione 2011
Componenti
Pietro Dalpiaz – Presidente
Alfredo Bolognesi – Vice Presidente
Gilberto Basaglia
Paolo Galli
Claudio Mingozzi
Mauro Tognon
Bando
Comitato Promotore dei Premi «Giulio Natta e Nicolò Copernico» per la Ricerca Scientifica e l’ Innovazione Tecnologica
PREMIO NICOLÒ COPERNICO
anno 2011
BANDO DI CONCORSO
per giovani Ricercatori
PREMIO PER UNA PUBBLICAZIONE INTERNAZIONALE, NEL SETTORE DELLE SCIENZE BIOMEDICHE, APPARSA SU UNA RIVISTA SCIENTIFICA AD ALTO FATTORE DI IMPATTO
Il Comitato Fondatore Premio “Nicolò Copernico” per la Ricerca Scientifica ed Innovazione Tecnologica di Ferrara assegna un premio per un lavoro scientifico del settore delle Scienze Biomediche pubblicato da una importante rivista internazionale con alto fattore di impatto. L’articolo scientifico deve recare, come primo autore, il nome di un giovane ricercatore italiano di età non superiore ai 35 anni.
L’articolo pubblicato deve rappresentare il lavoro scientifico svolto presso una struttura scientifica italiana.
Il premio, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Ferrara, consiste in un assegno ad personam di 3.000 Euro.
Gli interessati dovranno inviare alla Segreteria del Premio Copernico, presso Università di Ferrara, Via Fossato di Mortara 64/b, 44121 Ferrara, i seguenti documenti in una copia cartacea e una elettronica su CD entro le ore 17.00 del lunedì 30 Aprile 2011:
a) domanda formulata su carta libera;
b) Pubblicazione attinente le finalità scientifiche del premio in oggetto, con specifica indicazione della struttura italiana dove è stata eseguita la ricerca;
c) lettera di certificazione del Direttore della struttura italiana dove è stata eseguita la ricerca;
d) curriculum vitae e scientifico del candidato, incluso il codice fiscale;
e) relazione sull’attività scientifica svolta nel settore o affini;
f) elenco e copia di altri lavori scientifici pubblicati da riviste internazionali indicizzate e relativo impact factor 2010.
Le domande dei candidati saranno vagliate da una apposita Commissione nominata dal Comitato Fondatore davanti alla quale gli stessi potranno essere chiamati a sostenere un colloquio inerente la pubblicazione presentata.
Il giudizio della Commissione è insindacabile. Sito web: www.preminattacopernico.it
Il Presidente del Comitato
Prof. Pietro Dalpiaz