Come nasce il Premio Speciale per la Divulgazione Scientifica
Il Premio Speciale per la Divulgazione Scientifica è stato introdotto tra i premi dedicati alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica per valorizzare la capacità di informare e di portare alla massima diffusione la conoscenza di nuove scoperte e invenzioni generate dagli scienziati nei diversi settori, soprattutto delle scienze biomediche, chimica, fisica, biotecnologie, scienze naturali.
Ruolo dei divulgatori scientifici
In Italia abbiamo avuto negli ultimi decenni divulgatori scientifici d’eccezione, a cominciare dalle fortunate trasmissioni televisive di Piero Angela prima e del figlio Alberto Angela successivamente: ne sono esempi Quark, Superquark, Ulisse, Passaggio a Nord Ovest.
L’impegno e il merito di questi giornalisti – e di altri dopo di loro – è stato quello di divulgare nella maniera più semplice possibile i messaggi contenuti nelle scoperte scientifiche, rendendole fruibili al grande pubblico, utilizzando parole semplici, un linguaggio trasversale e portando esempi tangibili di come determinate scoperte abbiano rivoluzionato il nostro modo di vivere.
Un esempio di tecnologia rivoluzionaria? I cellulari che portiamo oggi nel taschino. Molto spesso non ci rendiamo conto che quando utilizziamo un “telefonino” stiamo sfruttando una tecnologia composta da centinaia di brevetti; quello che teniamo in mano è in realtà un “supercomputer”, soprattutto se paragonato ai calcolatori di primissima generazione, che utilizzavano transistor, anziché microchip. Realizzare un cellulare come quelli in uso oggi avrebbe richiesto negli anni ‘60-‘70 il volume di un intero edificio per coprire solo parte delle funzioni!
Anche l’ambito delle scienze biomediche è stato coinvolto in un’importante attività di divulgazione scientifica. Il prof. Michele Mirabella per primo ha portato in televisione il tema – allora rivoluzionario – delle malattie e dei farmaci. Nella trasmissione Elisir, puntata dopo puntata, il professore e il suo team hanno lavorato allo scopo di rendere edotto il grande pubblico circa la possibilità di affrontare determinate patologie potendo scegliere tra diversi approcci, dal semplice farmaco alle più innovative metodologie chirurgiche.
Il grande successo della trasmissione fu dovuto in particolare modo all’apertura del dialogo con i telespettatori o, meglio, con i pazienti che, in diretta telefonica, potevano interrogare il chirurgo, il farmacologo o il medico specialista circa l’argomento trattato. Avendo l’opportunità di interagire anche con ricercatori e medici operanti all’interno di determinati ospedali, il paziente poteva essere indirizzato a rivolgersi a specifici centri sul territorio Italiano, in base alla pertinenza e alle tecnologie innovative in utilizzo in una piuttosto che nell’altra struttura.
Il prof. Mirabella ha avuto il merito di portare all’attenzione del grande pubblico, con parole semplici, patologie con nomi altisonanti o approcci medici e chirurgici di conoscenza di un numero ristretto di persone, traducendo un codice altamente settoriale in un linguaggio “popolare”, accessibile a tutti, agevolando così la diffusione dell’informazione.
Si pensi a quanto ciò possa essere stato di valore per chi, affetto da una determinata patologia, poté venire a conoscenza dei progressi medici e dell’evoluzione di possibili cure.
Elisir proseguì per anni, a testimonianza del grande apprezzamento riscontrato e del beneficio apportato.
Parlando ad ognuno di noi dietro allo schermo, questi divulgatori scientifici ci hanno fatto un dono di conoscenza incommensurabile, offrendoci un privilegio che merita gratitudine e riconoscenza.